Riscatto laurea agevolato

A cosa pensate se dico “pensione”? Se siete da poco entrati nel mondo del lavoro, in particolare dopo intensi anni di studio universitario, probabilmente vi immaginate a bordo di un’auto volante alla “Ritorno al Futuro”. Perché la vedete lontana, molto lontana. Forse allora ancora non sapete che è possibile riscattare gli anni di studi universitari ai fini pensionistici e che dal 2019 è stato introdotto il riscatto agevolato della laurea.

Ma partiamo dalle basi:

Che cosa è il riscatto di laurea

Il riscatto del corso di laurea è lo strumento che permette di trasformare i vostri anni di università in anni contributivi e quindi integrare la vostra posizione contributiva ai fini del diritto e del calcolo di tutte le prestazioni pensionistiche.

In altre parole, riscattando gli anni di università potete accedere in anticipo alla pensione, aggiungendo gli anni di studio agli anni di lavoro.

Condizione necessaria è che abbiate conseguito il titolo di studio.

Lo potete chiedere anche se siete inoccupati, non iscritti a nessuna forma obbligatoria di previdenza.

Cosa si può riscattare?

Si possono riscattare i periodi corrispondenti alla durata dei corsi legali di studio universitario con titoli rilasciati da Università o da Istituti di livello universitario:

  • diplomi universitari (corsi di durata non inferiore a due anni e non superiore a tre)
  • diplomi di laurea (corsi di durata non inferiore a quattro anni e non superiore a sei)
  • dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge
  • diplomi di specializzazione, che si conseguono successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni
  • laurea triennale, laurea specialistica e laurea magistrale
  • diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM).

Sono esclusi gli anni fuori corso. È possibile anche riscattare solo una parte e non l’intero corso di studi.

Studenti-lavoratori attenzione!

I periodi di studio per i quali risulti già presente una contribuzione obbligatoria o figurativa non possono essere oggetto di riscatto.

Quanto costa? Dipende

L’onere da pagare per il riscatto dei periodi del corso di studi universitario dipende dalle norme che regolano la liquidazione della pensione con il sistema retributivo o con quello contributivo, tenuto conto della collocazione temporale dei periodi oggetto di riscatto.

Si tratta dunque di una cifra variabile in base al periodo in cui si collocano gli anni da riscattare; può arrivare a costare in totale anche oltre 100 mila euro.

Oltre al riscatto di laurea ordinario, la normativa vigente prevede la possibilità del riscatto della laurea agevolato.

Cosa si intende per riscatto agevolato della laurea?

Per riscatto agevolato si intende una nuova modalità di calcolo dell’onere di riscatto per periodi che si collochino nel sistema contributivo della pensione. Questa nuova modalità è stata introdotta nel 2019 e, a differenza delle modalità ordinarie, l’onere è calcolato prendendo a riferimento una retribuzione convenzionale uguale per tutti.

Per il 2023: 5.776 euro per ogni anno di corso.

Conviene scegliere il riscatto agevolato?

Sul sito dell’Inps riportano:

Non necessariamente. Nel sistema di calcolo interamente contributivo, esiste una proporzionalità tra l’ammontare dei contributi versati e l’importo dell’assegno pensionistico.

In caso di leggera differenza tra i due importi, si può valutare che l’onere più basso non avrebbe effetti rilevanti in termini di riduzione dell’assegno pensionistico, però rimarrebbero inalterati (salvo future variazioni di legge) tutti i vantaggi legati al raggiungimento dei requisiti di accesso alla pensione.

Diversamente, qualora i tuoi redditi più recenti siano molto elevati e abbiano determinato una differenza consistente tra il riscatto ordinario e quello agevolato, la scelta dovrebbe comportare le stesse valutazioni personali che esprimeresti per una qualunque forma di investimento, prendendo in considerazione le aliquote di rendimento del capitale versato nel regime di calcolo contributivo.”

In parole povere: se la quota del riscatto agevolato è molto inferiore rispetto all’ordinario, il rischio è che questi anni di contributi pensionistici che riscattate a un “prezzo vantaggioso” vadano a influire in modo significativo su quello che sarà vostro assegno mensile di pensione.

Tuttavia, se l’obiettivo è quello di anticipare il momento della pensione, pagando il meno possibile, potrebbe convenire scegliere il riscatto agevolato.

Il nostro consiglio

Fate tutte le simulazioni del caso sul sito dell’INPS: potete utilizzare il simulatore gratuito e, accedendo tramite SPID, avrete un conteggio più realistico.

Lo trovate a questo link.

Una volta che vi sarete fatti un’idea delle cifre, noi vi suggeriamo di fare una capatina al vostro CAF di fiducia e chiedere informazioni e simulazioni realistiche al 100%.

Assicuratevi di avere sottomano le date di:

  • Iscrizione all’università
  • Fine del corso

In conclusione, il riscatto agevolato della Laurea sembra essere un primo passo nella direzione del movimento #RiscattaLaurea, che chiedeva la possibilità di ottenerlo a titolo gratuito (ne avevamo parlato già qui!). Tuttavia, come sempre, “leggete le scritte in piccolo”: informatevi presso gli istituti accreditati prima di prendere una decisione.

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