Calciatori laureati....quanti sono?

Sui nostri idoli del calcio e la loro preparazione accademica si è sempre sparato a zero. Le barzellette si sprecano (soprattutto sul caro vecchio pupone) e le battute avanzano, ma non sempre viene confermato lo stereotipo del calciatore che se non avesse sfondato nel mondo del pallone chissà cosa mai sarebbe finito a fare.

Anche perché il futuro dei giocatori, una volta terminata la loro carriera (che per ovvie questioni fisiche termina abbastanza presto) non apre molte porte: diventano procuratori, dirigenti o preparatori atletici. Ci sono però dei giocatori che scelgono di darsi più possibilità pensando alla propria formazione personale intraprendendo la carriera universitaria parallelamente a quella sportiva

Conciliare gli studi universitari con una carriera sportiva agonistica di così alto livello non è cosa semplice, ma qualcuno ce l’ha fatta (decisamente pochi, approssimativamente si stima uno 0,8%) , e questi pochi eletti giocano nei club più quotati di serie A.

Ma vediamo insieme quale è la formazione dei giocatori incoronati d’alloro del nostro campionato:

In porta troviamo Colombo, terzo portiere del Napoli (ora al Cagliari) laureato in Scienze Politiche. In difesa schieriamo l’atalantino Stendardo che, dopo essersi laureato in Giurisprudenza, ha sostenuto l’esame di stato per diventare avvocato (infatti proprio lo scorso 24 settembre non giocò la sfida contro l’Inter  perché impegnato negli esami orali per l’abilitazione alla professione). La sua tesi di laurea era intitolata “La responsabilità dello sportivo e e il doping”.

Nagatomo si è laureato in economia politica a Meiji, una delle sei università più importanti di Tokyo: “Era un sogno, volevo fare il manager di una grande azienda. Ma forse era tutto scritto, fin da quando quel mio allenatore mi salvò dalla perdizione” ha dichiarato il giocatore tempo fa.

Chiude la retroguardia l’azzurro Chiellini, dottore in Economia e Commercio all’Università di Torino: un bel 109 dopo aver discusso una tesi che non poteva che essere dedicata alla Juventus. Il suo lavoro era infatti intitolato “Il bilancio di una società sportiva, il caso di Juventus Football Club”.

Ci sono molti altri giocatori che risultano iscritti e che, tra un rigore e una parata, presto conseguiranno anche questo ambito titolo, ma siamo certi che in queste settimane lasceranno i libri chiusi in un cassetto per seguire e fare il tifo con noi per la nostra nazionale.

Che dire… forza azzurri, laureati e non!

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