erasmus plus università italiane
L'Erasmus+, una nuova rivoluzione nelle università italiane

Se si pensa al mondo dell’Università degli ultimi anni, non si può non pensare al programma Erasmus. Si tratta di uno dei progetti più rivoluzionari mai esistiti, che ha cambiato (in meglio) la vita degli universitari europei.

Erasmus e le università italiane: storia di un programma vincente

L’Erasmus, acronimo di European Region Action Scheme for the Mobility of University Students è un programma nato nel 1987 con la volontà di dare la possibilità a uno studente universitario europeo di effettuare in un’università estera un periodo di studio legalmente riconosciuto dall’università a cui appartiene.

Da quando è stato attivato, nelle università italiane le cose non sono più state le stesse. Grazie all’Erasmus milioni di studenti hanno potuto realizzare esperienze uniche: studiare all’estero in una nuova università, conoscere persone provenienti da altre parti d’Europa e del mondo, confrontarsi con nuove culture e civiltà.

Nel 2009, dopo 22 anni, il programma Erasmus ha permesso la mobilità di più di 2,2 milioni di studenti.

Oggi, quel numero è cresciuto sino a superare i 3 milioni e mezzo. E l’Erasmus è cambiato, evolvendosi e adattandosi alle esigenze degli studenti. Oggi abbiamo l’Erasmus+.

Erasmus+ nelle università italiane

L’Erasmus è cambiato: ora si chiama Erasmus+ e abbraccia tutti i continenti, estendendosi sino in Africa, Caraibi e paesi del Pacifico. Grazie a questa innovazione la portata del progetto diventa mondiale, dando enormi opportunità di fare nuove esperienze a tutti i giovani italiani ed europei.

Nel corso dei suoi 28 anni di esistenza, l’Erasmus ha influito sulla formazione di milioni di studenti. L’Italia è uno al quarto posto della classifica dei paesi europei da cui gli studenti si muovono per raggiungere nuove destinazioni (dopo Spagna, Germania e Francia). Per quanto riguarda l’accoglienza, il Belpaese ricopre il quinto posto, con circa 20mila studenti europei ospitati ogni anno.

Il 2014/15 è stato l’anno della svolta, con l’introduzione dell’Erasmus+ che ha coinvolto docenti e studenti delle scuole superiori: grazie a questo nuovo programma si è registrato un boom di partenze con oltre 29mila studenti e 2.500 tra docenti e personale amministrativo. Tutto questo è possibile anche grazie al coinvolgimento di nuovi istituti: nel 2015 hanno aderito all’Erasmus+ oltre 214 istituti d’istruzione superiore e 19 consorzi: tra questi, 41 istituti hanno deciso di lavorare alla mobilità verso i paesi extraeuropei, gestendo circa 1210 studenti in ingresso e 458. Gli studenti italiani hanno inserito tra le mete preferite l’America Latina, evidenziando il fascino che paesi come Brasile e Argentina possono esercitare.

L’Erasmus+, insomma, sta aprendo un nuovo mondo. Proprio il 3 e 4 dicembre, a Milano, l’Agenzia Nazionale Erasmus+ INDIRE organizza due giornate informative per parlare del programma Erasmus+ 2016, realizzando una panoramica su tutte le opportunità per il mondo dell’università e dell’istruzione superiore.

A breve sarà possibile avere tutte le informazioni a riguardo: restate aggiornati, l’Erasmus+ potrebbe essere un’ottima opportunità anche per scrivere la tesi di laurea!

Seguite tutte le notizie sul mondo dell’università e tesi di laurea nella sezione News&Curiosità del nostro blog. A proposito, avete letto la top ten delle città universitarie per il 2016?

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