Scuole e Università non si fermano in questo momento di emergenza. La didattica online ha ormai preso il posto delle lezioni in presenza, tamponando in questo modo la sospensione delle attività didattiche. Per agevolare questo processo di digitalizzazione, sono previsti 85 milioni di euro di fondi. Inoltre, in previsione della ripresa delle attività, saranno stanziati 43,5 milioni di euro dedicati alla sanificazione straordinaria degli edifici scolastici.
La didattica online piace agli universitari
Molti universitari hanno risposto con entusiasmo alla modalità di didattica online. Tra i vantaggi, quello di potersi “presentare” a lezione in pigiama, in compagnia del proprio animale domestico e, al contempo, partecipare attivamente alle lezioni tramite piattaforme come Skype o Zoom. Il professore fornisce agli studenti slides e materiali didattici, esponendo la lezione tramite videoconferenza. In questo modo gli studenti non sono privati di spiegazioni e chiarimenti, perché è possibile intervenire grazie alla chat o tramite connessione video.
Senza ombra di dubbio, il vantaggio più grande è quello di poter proseguire con il calendario didattico e ridurre al minimo il rischio di restare indietro con il programma.
La cosa fondamentale è poter garantire a tutti di svolgere le proprie attività in sicurezza, lavorando e studiando da casa, senza mettere in pausa la propria vita. Ci sarà ancora occasione per lamentarsi delle aule affollate (e mai vi saranno sembrate così belle), dei mezzi pubblici in ritardo e dei pranzi-espressi tra una lezione e l’altra. E non vediamo l’ora. Ma, per il momento, il mantra deve essere solo uno: #iostudiodacasa.
Le misure previste stabiliscono anche la proroga dell’anno accademico. Per laurearsi in corso nell’anno 2018-2019, ci sarà tempo fino al 15 giugno 2020. In questo modo non sarà necessario pagare un’ulteriore rata universitaria e non si rischierà di finire fuoricorso.
Come se la cavano i nostri laureandi con la discussione su Skype? Ecco cosa ci hanno raccontato!