Avventure a Tesi24? Partiamo dal principio.
Ci siamo noi. C’è uno studente. C’è uno dei nostri Tesi24 Point. E c’è “C’era una volta…”
Capita un pomeriggio di lavoro intensissimo. Fa caldo. Gli ordini continuano ad arrivare incessanti. Le nostre chat fumano e le nostre dita faticano a volare sulla tastiera. Non c’è un filo d’aria. Poi arriva la mail. É una mail irata, polemica. E la telefonata. Di quelle che potenzialmente possono rovinarti la giornata… Pacco non consegnato. E persona dall’altro capo del telefono irata. Dov’è il pacco? Fermo a Milano. Il perchè non è facile scoprirlo. Ma avrebbe dovuto essere in un altro posto.
Per noi i nostri futuri dottori sono molto importanti. Ci teniamo che siano soddisfatti. Che vadano alla discussione fieri, sereni, tesi ma sicuri che il lavoro che tengono in mano sia venuto bene e sia fatto con cura sia da loro stessi che da chi quel lavoro l’ha preso tra le mani, stampato e racchiuso per sempre in una rilegatura.
Quindi che si fa… ? All’inizio la rabbia provoca rabbia, fastidio. Vien quasi d’istinto pensare a chi dare la responsabilità di questo disagio.
É quando ci si accorge di questo meccanismo che l’unica cosa da fare è tirare un bel sospiro e analizzare l’accaduto cercando di mettersi nei panni della persona che sta dall’altra parte. E allora si cerca una soluzione, indipendentemente da tutto. E le soluzioni non sono sempre facili. Talvolta sono vere e proprie avventure, faticose e intense.
Ci affidiamo a corrieri che garantiscono la consegna in 24 ore nella maggioranza dei comuni d’Italia nel 99% dei casi proprio perchè capiamo l’importanza del momento e noi per primi chiediamo a chi collabora con noi massima efficienza e puntualità. Purtroppo però non siamo macchine. Errare è umano. Cercare di porvi un rimedio è la cosa fondamentale. E soprattutto… mai arrivare all’ultimo minuto! E se fosse venuto un cataclisma?
La nostra avventura nel tentativo trovare una soluzione ad una consegna in ritardo è stata un “viaggio della speranza”. L’abbiamo chiamato così per le successive 24 ore. Dal momento in cui abbiamo deciso che Chieti Scalo non era poi così lontano da noi. Tesi ristampate e rilegate di nuovo. Siamo partiti. Follemente. In macchina. Dopo una giornata di lavoro intenso e frenetico con 2 ore di sonno in corpo. Abbiamo guidato, e guidato e guidato. E la nostra Italia non ci è mai sembrata così lunga. Ma dentro alle nostre parole sconnesse dal poco sonno e dai molti caffè ruotava più o meno questo pensiero:
“La discussione si avvicinava…
Dovevamo raggiungere il futuro cardiochirurgo prima che diventasse troppo tardi
Ora quella tesi andava consegnata al suo autore
Sembrava impossibile, ma ce l’avevamo fatta” (ricorda qualcosa???)
Ebbene sì. Dopo 6 ore di viaggio notturno, ore 8.30 arrivo a Chieti Scalo. Al nostro Tesi24 Point Shop Office, dal nostro caro Agostino e dalla cara Simona. Gli occhi tendono a chiudersi ma… ce l’abbiamo fatta. Arriva il futuro dottore. Andiamo alla sua discussione, soprattutto per incontrare un cliente che per noi è prima di tutto una persona, come noi.
Ecco. Forse questo viaggio non ci ha fatto raccontare una bella storia di Tesi24, di quelle ricche di ringraziamenti e belle fotografie, da pubblicità per capirci. Sicuramente ci ha confermato ancora una volta come si tratta un cliente: come vorremmo essere trattati noi. Con cura. Facendo il massimo per far sì che il suo momento importante possa essere perfetto. Così cerchiamo di fare al meglio il nostro lavoro tutti i giorni.
Per dire come è finita? Sotto la pioggia, con i piedi nel mare, dopo un ottimo pranzo a base di pesce buonissimo in compagnia di Agostino e Simona. Due persone che, incontrate per caso grazie a Tesi24, ci hanno regalato un’occasione di lavorare insieme davvero speciale. Agostino ci ha parlato delle sue fotografie come si parla dell’Amore e Simona, schiva e tranquilla, ci ha insegnato che studiare architettura non significa fare l’architetto. Ma che la felicità è ben altro… tipo un buon piatto di pesce in riva al mare! Grazie!!!
Siamo tornati a casa. Chi con una valigia di sonno, chi con il telefono pieno di fotografie e chi con la testa colma di pensieri. Ho imparato che l’unica cosa importante davvero è che uno dei nostri futuri dottori ha raggiunto uno dei suoi traguardi più importanti e noi vi abbiamo preso parte, il resto non conta. Nel nostro mondo fatto di online e di distanze geografiche ci siamo sentiti un po’ più vicini a tutti i laureandi che ogni giorno “incontriamo” per la stampa delle loro tesi. Abbiamo preso parte al raggiungimento di un traguardo, come se fosse l’arrivo di un atleta. Noi c’eravamo e vorremmo esserci sempre perchè vale davvero la pena di vedere sguardi soddisfatti ed orgogliosi, felicità che trasuda dagli occhi del neodottore, dei parenti, degli amici… Per questo ci piace il nostro lavoro. Perchè aiutiamo ad arrivare lì. E sappiamo bene cosa si prova quando si taglia un traguardo. Come ogni viaggio che si rispetti non si torna mai come si è partiti 🙂