Tutor universitario. Più che un lavoro, una vera e propria mission!

Disorganizzazione, scadenze burocratiche e panico da esami: questa è la vita dello studente universitario.

E stai tranquillo che, anche se non lo vuoi ammettere apertamente per una questione di orgoglio, ci sarà sempre qualche problema da risolvere o qualche difficoltà da gestire. 😐

Come fare a superare questi momenti di crisi senza impazzire?

Che tu sia una matricola inesperta o un veterano collaudato, poco importa.

Quello che importa è che, in qualsiasi punto del percorso accademico tu sia arrivato, potrai sempre contare sul supporto e sulla consulenza di una figura precisa: il Tutor.

Chi è il Tutor?

Prima considerazione da fare: il Tutor non è un docente!

Può sembra una cosa scontata, ma c’è chi ancora se lo chiede ed è bene chiarire questa perplessità. 😛

Con qualche anno di vita universitaria in più alle spalle, è semplicemente uno studente come te che mette la sua esperienza pratica a servizio di chi ne ha bisogno.

È un punto di riferimento che ti accompagna durante tutto il tuo percorso universitario, dall’immatricolazione fino al post-laurea.

Tutor universitario. Più che un lavoro, una vera e propria mission!
Tutor universitario. Più che un lavoro, una vera e propria mission!

Che cosa fa il Tutor?

Fornisce assistenza rivolta agli studenti durante tutto il percorso universitario.

  • Orientamento corsi di laurea
  • Compilazione dei piani di studio
  • Assistenza nello studio
  • Assistenza burocratica
  • Sostegno nell’organizzazione di un piano di lavoro
  • Consulenza tesi di laurea
  • Creazione gruppi di studio
  • Creazione laboratori didattici

Lavora in sinergia con altri servizi.

  • Segreteria studenti
  • Segreteria didattica
  • Ufficio stage e mondo del lavoro
  • Ufficio Erasmus

Ricopre il ruolo di mediatore tra studenti e corpo docente.

  • Risolve inefficienze dei corsi
  • Gestisce incomprensioni tra studenti e docenti

Chi può diventare Tutor?

Solitamente diventano Tutor gli studenti con alle spalle una brillante carriera universitaria.

Come fare per diventare Tutor?

L’Università organizza dei bandi appositi, riservati a:

  • laureandi
  • neolaureati
  • dottorandi

I vincitori dei bandi, prima di iniziare a tutti gli effetti la loro nuova attività, seguono un breve corso di formazione interno (tenuto da psicologi ed educatori), in modo da essere preparati ad affrontare il loro ruolo.

Tutor universitario. Più che un lavoro, una vera e propria mission!
Tutor universitario. Più che un lavoro, una vera e propria mission!

La mission del Tutor

Il ruolo del Tutor è complementare rispetto a quello burocratico della segreteria.

La sua collaborazione è retribuita (circa 10/15 euro l’ora) e in genere si protrae per un periodo di sei mesi o un anno.

Ma più che un lavoro, la sua diventa quasi una mission: la sua consulenza risulta più ‘mirata’ e il suo aiuto più efficace, proprio perché si basa sull’esperienza pratica della vita universitaria.

Inoltre la poca differenza di età, consente di istaurare un rapporto quasi alla pari, riuscendo a stabilire un contatto ‘empatico’ con gli studenti, che lo considerano di conseguenza quasi come un amico o un fratello maggiore. In sostanza si fidano di lui.

Se sei particolarmente stressato e l’aiuto del Tutor non bastasse a tranquillizzarti, dai un’occhiata qui:

Se hai bisogno di consulenza per la stesura della tesi, chiedi consiglio a Laura!

Buon lavoro 😀

2 COMMENTI

  1. Un articolo interessante che però esige di qualche correzione.
    Ci sono tutor di tipo Junior e Senior (o profilo A e B). I primi sono studenti meritevoli che seguono altri studenti in difficoltà, altri possono essere dottorandi, o studenti di scuole di specializzazione, master, oppure cultori della materia che non necessariamente studiano ancora.
    Inoltre, esistono i tutor didattici e i tutor disciplinari, i primi si occupano di orientare lo studente in difficoltà e programmare il piano di studi, intermediare fra segreteria e professore, il secondo si occupa proprio della disciplina in cui si ha difficoltà, può ripercorrere con degli incontri proprio le parti del programma ritenute più ostiche, oppure sono previsti dei progetti in alcune facoltà che prevedono la formazioni di classi con gli studenti in difficoltà, dove il tutor tiene delle vere e proprie lezioni, ripercorrendo l’intero programma con le relative prove decise insieme al professore.

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