Dovrebbe essere il vostro migliore alleato nel momento della stesura della tesi di laurea. Tuttavia, esiste la possibilità che, improvvisamente, il vostro relatore sparisca nel nulla, si dia alla macchia e venga ufficialmente dichiarato latitante.
Come fare?
Mantenete la calma. Se gli avete scritto sabato sera, in preda a una crisi mistica, è molto probabile che non risponda subito, anche lui ha una vita.
Invece, se dall’ultima e-mail inviata al relatore-latitante è passato un mese (e ancora tutto tace) conviene iniziare ad agire.
Le possibilità in quel caso sono 3:
- Non ha ricevuto l’e-mail
- L’ha ricevuta, ma non l’ha letta
- L’ha letta e si è dimenticato di rispondervi
In tutti e tre i casi, il consiglio è di provare a contattarlo nuovamente, magari prendendo appuntamento per un colloquio. Provate con una cosa così:
Gentile Professore,
Le scrivo per avere delucidazioni in merito … . Avevo già provato a contattarla in data …, ma non avendo ricevuto alcuna risposta, ho pensato di scriverle nuovamente, immaginando che ci possa essere stato un disguido con la casella di posta. Colgo l’occasione per comunicarle la mia intenzione di presentarmi a colloquio la prossima settimana, se l’orario indicato sulla sua pagina personale verrà mantenuto.
La ringrazio per l’attenzione,
Resto in attesa di un gentile riscontro.
Cordiali saluti.
Se il relatore latitante non risponde e non si presenta a colloquio?
Se il gioco si fa duro, il tesista deve battere il relatore al suo stesso gioco. Alla latitanza deve rispondere con lo stalking.
No, sotto casa anche no. Qui si rischia la denuncia. E nemmeno dovete chiamare Chi l’ha visto… “Limitatevi” a presentarvi compulsivamente a ricevimento. Se sembra scomparso nel nulla, chiedete alla portineria dove potete trovarlo. Appostatevi fuori dalle aule dove fa lezione e aspettate pazientemente che esca per braccarlo.
Scrivete sulle pagine social del vostro corso, indagate tra i compagni di sventure se qualcuno come voi si sta disperando per rintracciarlo.
Nel frattempo continuate a scrivere la tesi, magari usando le poche informazioni che vi ha dato all’inizio, quando il vostro rapporto sembrava andare a gonfie vele.
Se i tempi stringono, e di lui ancora nessuna traccia, iniziate a pensare a un eventuale degno sostituto. A farsi assegnare il relatore d’ufficio non c’è nulla di male… ma, se potete, prendete in mano la situazione!
Ricordatevi che il relatore è una persona, non un mostro mitologico. E così come esistono persone disponibili e professionali, esiste anche la categoria opposta. Non crediate che tutto si risolva solo perché avete acceso un cero alla fatina della tesi…
Se la latitanza continua, cercate un nuovo relatore, portategli il vostro progetto di tesi e vedrete che tutto andrà per il meglio.
Problemi con la stesura della tesi? Non perdetevi le nostre guide!