Il plagio è un reato, che consiste nell’appropriazione della paternità di un’opera o di parte di essa. Il significato di questo termine può assumere forme diverse nella pratica, vediamo quali sono… E come non commetterlo.

Significato di Plagio

“[…] 3. Nell’uso com., il fatto di chi pubblica o dà per propria l’opera letteraria o scientifica o artistica di altri; anche con riferimento a parte di opera che venga inserita nella propria senza indicazione della fonte […].” Fonte: Treccani

Il plagio non riguarda solamente i testi scritti, ma anche le opere artistiche in generale. Può comprendere la musica, la pittura e tutte le opere di ingegno.

Ci sono diverse forme di plagio, il più comune è l’utilizzo dell’esatto contenuto di un’opera – o parte di essa – senza la citazione dell’autore. Diamo per scontato che nessuno di voi voglia farlo intenzionalmente, per questo trovate di seguito altri esempi di plagio “non volontario”, che possono comunque mettervi nei guai.

La parafrasi

Anche parafrasare un testo, senza indicarne la fonte, può farvi incorrere nel plagio. Anche se state riformulando un concetto espresso da altri, rimane comunque di proprietà altrui, dunque è importante citare l’autore e l’opera dalla quale è stata tratta questa idea.

La traduzione

Anche in questo caso è facilissimo cadere in inganno: tradurre un testo da una lingua straniera, spacciando il contenuto come farina del proprio sacco, rientra nelle pratiche da evitare.

È sempre meglio lasciare la citazione tra virgolette in lingua originale, spiegandone brevemente il senso (anche per evitare errori nella traduzione) e indicando chiaramente l’autore del contributo e l’opera.

diritto autore e plagio

Cosa si rischia?

Oltre a rischiare di non laurearsi (il che è già di per sé un dramma), si rischia di incorrere nel reato di Falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di lauree, diplomi, uffici, titoli e dignità pubbliche” (LEGGE 19 aprile 1925 , n. 475).

Ne avevamo già parlato in questo articolo, riguardante l’acquisto di tesi di laurea.

Ma non è finita, si entrerebbe anche nella violazione della normativa sul diritto d’autore, disciplinata dalla Legge n. 633/1941 sul diritto d’autore, aggiornata con le modifiche apportate dalla Legge n. 37/2019.

Come evitare il plagio?

Citando accuratamente autori e riferimenti di TUTTO ciò che viene inserito nella vostra tesi di laurea, che non sia stato partorito dal vostro cervello.

Fanno eccezione tutte quelle nozioni che sono di dominio pubblico (ad esempio: Il sole è una stella, Parigi si trova in Europa).

L’intelligenza artificiale

A livello legale non è ancora chiaro se i contenuti scritti con l’AI siano da considerare al pari di testi scritti da altri autori. (A questo link trovate un articolo interessante).

Quello che è certo è che non potrete mai sapere dove il chatbot ha recuperato precisamente le informazioni: rischiate di trovarvi fregati a vostra insaputa.

Inoltre, esistono ormai numerosi software in grado di identificare i testi scritti dall’Intelligenza Artificiale… Quindi attenzione a non cedere alla tentazione di far scrivere la tesi a Chat GPT.


Volete saperne di più su citazioni dirette e indirette? Leggete questo articolo!

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