È arrivato il momento fatidico: bisogna scrivere la tesi.
Non ci sono alternative o piani B: questo sporco lavoro s’ha da fare.
Quindi, preparatevi a notti insonni, tonnellate di libri da spulciare, serate di full immersion nella lettura, appuntamenti con relatori e correlatori, correzioni su correzioni, valanghe di mail, attese e tensioni.
Ma poi, sarà una bella soddisfazione. Forse.
Per aiutarvi a superare il tragico momento, abbiamo preparato una lista delle 5 cose che mandano in crisi un tesista.
Numero 1: la scelta dell’argomento
Su cosa scriverò la mia tesi? Quale argomento tratterò? Questo è il primo step ed è molto importante. Vi costerà giorni o settimane di pensieri e scervellamenti: meglio una tesi sperimentale sulla comunicazione ai tempi dei social media, o una tesi compilativa sull’etica nell’informazione? Meglio approfondire la socialità nell’epoca postmoderna, o le strategie pubblicitarie della Coca Cola?
E poi, ci sono gli amici, che vi consiglieranno qualsiasi cosa a qualsiasi ora.
Fate un bel respiro, tenetevi forte e riflettette. Il successo della vostra tesi dipende esclusivamente da voi. Magari queste righe potranno aiutarvi ulteriormente.
Numero 2: il panico da foglio bianco
Avete scelto il tema della tesi. È qualcosa che vi piace. Ora dovete solo iniziare.
Ma da dove si comincia? Quale sarà la prima frase?
Anche qui, calma e sangue freddo. Rilassate la mente e l’ispirazione verrà in vostro aiuto. Magari prendete spunto da altre belle tesi scritte da delle persone che ammirate, oppure lasciatevi ispirare da un libro che vi piace molto. In alternativa, chiedete un suggerimento al vostro relatore.
Numero 3: il relatore
Scegliete bene il vostro relatore. Lo ripetiamo: scegliete bene il vostro relatore. Sarà la vostra guida e il vostro appiglio per un discreto numero di mesi. Se volete che questa esperienza resti positiva, scegliete bene.
Se no, preparatevi a ore di attesa di fronte alla porta del suo ufficio, appuntamenti che saltano o vengono spostati all’ultimo. E poi le mail. Le chilometriche mail che dovrete mandargli a qualsiasi ora, a cui lui (o lei) risponderà solo quando avrà tempo. Cioè mai. E magari, quando vi rincontrerà dopo un mese dal primo incontro, esclamerà: “Mi scusi, ma lei chi è?” (sono cose che succedono davvero, nel mondo reale).
Numero 4: i mille libri da leggere
Speriamo che vi piacciano i libri. Perché per scrivere una buona tesi, dovrete leggere molto. Anzi, di più. La biblioteca sarà il luogo dove trascorrerete il 60% almeno delle vostre giornate. E non sarà una sola biblioteca. Perché se vi servono dei libri particolari, dovrete andarli a cercare anche in diversi punti della città. Alla caccia della conoscenza, come Indiana Jones.
Numero 5: quelli che ti chiedono “Come va la tesi?”
I tuoi amici e le tue amiche noteranno il cambiamento. Occhiaie pronunciate, volto pallido, colorito giallastro.
Anche la tua ragazza/il tuo ragazzo noteranno il cambiamento. Quando arriverai a casa loro, nel cuore della notte, appena avrai terminato di leggere l’ennesimo libro e di trascriverne le parti più importanti, non vorrai fare altro che dormire.
Allora tutti si preoccuperanno per te e ti chiederanno come va. Tu potrai rispondere, magari così.
La tesi va.
Non dormo, mangio poco, ho scambiato il giorno con la notte ma la tesi va.
Sono io che sto sparendo. Però grazie per avermelo chiesto.
E poi, c’è il numero 6: la stampa della tesi
In realtà, questo è l’unico step di cui non dovrete preoccuparvi. Perché c’è Tesi24, il servizio di stampa online delle tesi di laurea. Carichi la tua tesi sul sito, la personalizzi e il gioco è fatto: in 24 ore verrà stampata e spedita a casa tua. Non dovrai fare altro che riceverla a braccia aperte.
Vi riconoscete in questi step? Per tutti voi tesisti, il nostro più grande #inboccaallupo!