Sole, cuore, amore.
No. Casa, libri, esami.
La sessione estiva è probabilmente la più odiata dagli studenti universitari. A proposito…
Ecco i 5 tipi di studenti universitari che sostengono la sessione estiva.
1: Il più preparato
Lo studente onniscente
Sa tutto. Ha seguito tutte le lezioni, studiato ogni giorno, approfondito da dispense introvabili e tramite i corsi online di un paio di sconosciute università americane. Possiede il Sacro Graal della conoscenza. L’esame è una pura formalità: lui ambisce a sfoggiare tutta la sua cultura e mettere all’angolo il professore, facendolo impallidire con una preparazione sfavillante. Ha sempre una risposta pronta, e spesso anche la domanda.
È il mito dei più studiosi e l’incubo di chi non vuole sbattersi troppo: dopo un suo orale, le aspettative del professore saranno così alte che bisognerà raccogliere più informazioni di Google.
2: L’ottimista
Ho studiato il tanto che basta e va bene così
“Questo esame lo passo di sicuro. Si, sono abbastanza preparato. Andrà bene. Ho studiato il tanto che basta. Non è così difficile. Stai tranquillo, lo passi anche tu”.
Ha la calma Zen nelle vene, non perderebbe il suo aplomb nemmeno sotto un bombardamento. Emana ottimismo da tutti i pori e riesce a contagiarlo a chi gli sta vicino. Ha studiato il tanto che bastava, senza dedicare tutti i giorni della settimana ai libri. Ora è là, in attesa del confronto con il professore. Un confronto che sarà pacato, tranquillo, sereno. Comunque vada, andrà bene.
È adorato da molti, in particolare dalla prossima categoria: l’agitato.
3: L’agitato
Non so abbastanza aiuto aiuto aiuto
Gira per i corridoi dell’Università in preda ai nervi e all’agitazione. Ha studiato per mesi ma non è sicuro. Non è convinto, non è tranquillo. “E se il professore mi chiede quel paragrafo che non ho ripetuto? E se mi fa domande su quella lezione che ho perso? E se mi dà un 18?”.
E se, e se, e se. Tutto è un motivo per agitarsi, fumare mille sigarette, mangiarsi le mani.
Attenzione però: poi, l’agitato, l’esame lo passerà di sicuro. Non sarà tranquillo, ma è sempre preparato. State più attenti a passarlo voi.
4: Il pessimista
Non ho alcuna speranza: questo esame non lo passerò mai
Trascorre alcune giornate a pentirsi di aver iniziato a preparare l’esame, altre a maledire il momento in cui si è iscritto all’Università. Ha già visto il futuro, ed è cosciente di non poter passare quell’esame. Ne è convinto così tanto che vaga per le classi con il morale a terra ancora prima dell’inizio della discussione, scuotendo la testa e chiacchierando del più e del meno con gli altri studenti, dando le motivazioni secondo le quali lui non lo passerà mai.
E in effetti, si convincerà così tanto che alla fine non lo passerà sul serio.
State attenti: potrebbe contagiare il suo pessimismo cosmico, oppure distrarvi costantemente!
5: Il vacanziero
Datemi un 18 e lo firmo anche ora
Ha la testa al mare. Vede quell’esame come l’ultimo ostacolo tra lui e la spiaggia. È motivatissimo, perché pensa già alle vacanze. Non ha preparato benissimo l’esame ma aspetta solo il momento di sedersi davanti al prof e raccontare un paio delle nozioni che ha memorizzato, sperando possano andare bene. Sa di non poter ambire a un voto alto, ma non importa: la sua media è già una tragedia. L’unica cosa che conta è passare l’esame. Il suo motto è: un 18 è per sempre. E poi, tutti al mare!
E voi, in quale tipo di studente vi rivedete? Qualunque esso sia, in bocca al lupo per la vostra #sessioneestiva!