Ebbene sì. Studiare all’università significa anche questo: iniziare a farsi i conti in tasca. Non siamo tutti miliardari e ogni giorno la questione “portafoglio” affligge la nostra vita universitaria (soprattutto se siamo simpatici studenti fuori-sede).
Ecco alcuni dubbi amletici a cui dovremo trovare risposta:
- questa sera mi faccio un bel branzino al sale oppure mangio il tonno in scatola?
- questa sera esco con gli amici oppure li invito a casa e stiamo comodamente davanti alla tv (meglio se con il pigiama!)?
- pizza fuori o allegra pizza surgelata?
- vado a piedi o ritiro una bicicletta usata e arrugginita del vicino di casa di 90 anni (e la sua bici gliel’hanno regalata al suo 15emo compleanno) ???
- spezzo questo 50 euro fumante che deve durarmi almeno una settimana oppure vivo in ristrettezza (consapevole che le bollette arrivano domani)?
- questa settimana porta in valigia i miei jeans e un pigiama nuovo oppure le melanzane alla parmigiana della mamma e qualche altra leccornia già pronta che mi farà sopravvivere per una settimana?
- quest’anno niente biglietto dell’autobus perchè vuoi preparare la maratona di New York? Ottima scelta per risparmiare 5€/mese (si sa che la convenzione con l’università dell’azienda trasporti ti causa un aperitivo in meno!!!).
- cosa posso mangiare per riempirmi a dovere e senza sprecar soldi? Mi viene in mente solo pasta (preferibilmente non condita!)
- compro il libro che mi ha consigliato il mio docente preferito, della mia materia preferita oppure continuo a ripeterne il titolo ai miei genitori mentre dormono ogni volta che vado a casa? Magari prima o poi funziona!!!
- scrivo o non scrivo appunti? Se li scrivo posso pure venderli… se non li scrivo dovrò comprarli… e la scelta è presto fatta!!!
Almeno una di queste domande ancora oggi ci attanaglia 😉
Forse abbiamo un po’ esagerato… ma il succo del discorso è che la vita universitaria non è proprio sempre rose e fiori (o meglio “tocco e alloro”). Diventiamo grandi e significa anche “imparare a stare in piedi da soli” (che include qualche faticosa e patita rinuncia… ma ne vale la pena!).