Non stiamo parlando di stampa della tesi e nemmeno di attività di tutoraggio, ma di vera e propria stesura. Comprare la tesi di laurea già pronta per la segreteria sembra ormai facile come andare in panetteria… Ma ecco perché non dovreste farlo e quali rischi si corrono.
Comprare la tesi di laurea: 3 ragioni per non farlo
1) È eticamente scorretto
Partiamo sicuramente dall’etica: così come è sbagliato comprare il titolo (ne avevamo parlato in questo articolo), è altrettanto sbagliato comprare una tesi già fatta.
La tesi e la sua discussione sono un vero e proprio esame, l’ultima prova per conseguire il titolo di studio. Serve a dimostrare quello che avete imparato durante il vostro percorso universitario, a dimostrare il vostro spirito critico, la capacità di ricerca e analisi delle fonti e via dicendo.
Questo però non significa che chiedere aiuto o consigli sia sbagliato (soprattutto se il vostro relatore è un po’ latitante).
2) Comprare la tesi è rischioso
Anche se vi state affidando a “professionisti” per la stesura della vostra tesi, non saprete mai davvero come è stata scritta. Potrebbero essere riportati dei testi senza la corretta citazione degli autori (rischiando di essere segnalati dai software antiplagio utilizzati da molte università).
Inoltre, potreste trovarvi in difficoltà durante la discussione. Immaginate, finito il vostro discorso di presentazione, che un professore della commissione decida di domandarvi: “Come mai ha scelto di citare questa fonte, invece di quella?”.
Voi avrete chiaramente studiato benissimo la “vostra” tesi, ma sareste davvero in grado di rispondere a una domanda che fa parte della progettazione del lavoro, se non lo avete progettato voi?
3) Comprare la tesi già fatta è un reato
Eh già, ultimo ma non meno importante: non è solo eticamente scorretto, è un vero e proprio reato!
Si tratta della “Falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di lauree, diplomi, uffici, titoli e dignità pubbliche” (LEGGE 19 aprile 1925 , n. 475: a questo link la trovate per intero).
Nonostante risalga al 1925, è ancora in vigore e prevede pene piuttosto importanti per chi la infrange!
Inoltre, la tesi potrebbe davvero rivelarsi un’opportunità per misurarvi con voi stessi, per approfondire un argomento che vi sta a cuore o per scoprire qualcosa di nuovo.