Laureando ideale? Ma esiste davvero? Pare di sì e dopo averti presentato le 10 caratteristiche del relatore ideale (altra figura mitologica), ora tocca a te.
Mettiti comodo, assicurati che la tua autostima sia ad un buon livello e immergiti nelle 10 caratteristiche che faranno di te il laureando che ogni relatore vorrebbe avere. Quello a cui non sarà possibile negare la propria assistenza per la sua tesi di laurea! 🙂
Il laureando ideale:
- Chiede cortesemente l’aiuto del relatore selezionato in un momento in cui il relatore riesce a dargli attenzione. Il relatore non è impegnato al telefono, non sta parlando con il collega delle proprie vacanze che non fa 10 anni, non è immerso in un progetto di ricerca con altri 25 tesisti che devono consegnare il giorno successivo…
- Non diventa uno stalker e comprende anche le esigenze e gli impegni del relatore
- Connesso al punto 2, il laureando ideale sa organizzare in modo eccellente i suoi tempi (e non obbliga il relatore a leggere la sua tesi di laurea durante la notte)
- Ascolta ciò che gli viene detto
- Si presenta e non dà per scontato di essere l’unico laureando dell’universo e lo studente più speciale della terra. Non tutto il mondo orbita intorno a lui…
- Impara in fretta
- Non copia (tanto poi il relatore ideale lo scopre perchè verifica quanto scritto con i software antiplagio), al massimo prende spunto. E presenta un lavoro senza strafalcioni grammaticali, grossolani errori di sintassi, …
- Si mostra proattivo (abbozza una bibliografia e legge pure i testi citati, arriva preparato agli incontri, stila una breve scaletta di tesi in modo da permettere al relatore di comprendere il suo ragionamento senza bisogno di chiedere ad Einstein)
- Non stalkerizza con mail notturne e diurne, telefonate etc ma non diventa nemmeno un fantasma per mesi, per poi arrivare a chiedere l’approvazione del relatore con la tesi già bella stampata e rilegata
- Ha un buon curriculum scolastico, è aperto alle proposte, è umile ma non succube. Ha voglia di imparare e comprende perfettamente che il lavoro di tesi è un suo progetto (e non del relatore) e che dipende soprattutto da lui il risultato
Ti è venuto qualche senso di colpa? Sei in pace con te stesso? In qualunque caso non disperare. C’è sempre margine di miglioramento ma la perfezione non esiste. Talvolta si è laureandi ideali ma la congettura astrale è avversa e il relatore è su un altro pianeta.
Per questo abbiamo pensato al fatto che non esiste in realtà laureando ideale senza relatore ideale. Probabilmente entrambe danno il meglio di sè se l’incontro ha un’alchimia funzionante. Insomma i 2 sono un binomio perfetto e non c’è uno senza l’altro… o meglio se c’è uno solo di questi 2 elementi il risultato potrebbe subire qualche piccolo incidente di percorso.
In bocca al lupo!