Tesi compilativa

Se avete già letto questo articolo vi sarete già fatti un’idea della differenza tra tesi compilativa e tesi sperimentale. Approfondiamo ora la struttura e le caratteristiche della tesi compilativa.

In primo luogo vogliamo spezzare una lancia in suo favore e difenderla da chi la considera di impegno e valore inferiori rispetto a quella sperimentale. NON è vero! Il tempo e l’impegno che vengono impiegati sono equivalenti, anche se non dovrete sostenere in prima persona un esperimento.

La tesi compilativa prevede un ampio lavoro di ricerca bibliografica, l’avanzamento di un’ipotesi in base alla letteratura disponibile e la conferma o smentita di quell’ipotesi, sulla base delle evidenze raccolte. Questo vale sia per le materie scientifiche (anche se di solito si predilige la stesura di una tesi sperimentale) che per quelle umanistiche.

La tesi compilativa non è una grande citazione

E nemmeno un copia-incolla di cose scritte da altri (sarebbe troppo facile). Deve essere uno sguardo critico, deve fornire un’interpretazione che abbia senso logico riguardo a contenuti, argomenti o teorie sviluppate da altri.

Come procedere?

UNO. Scegliete un tema, un argomento o un soggetto che vi appassioni, o quantomeno interessi. Questo consiglio vale per tutti i tipi di tesi: fare qualcosa che non vi piace rende tutto più difficile.

DUE. Chiedetevi: COSA VOGLIO DIMOSTRARE? Iniziate quindi la ricerca bibliografica: prima di tutto per capire se altri prima di voi abbiano avuto la stessa idea…

TRE. Cercate materiale che sostenga la vostra tesi. Per farlo potete:

  • ricorrere al catalogo online della biblioteca, cercando per parole-chiave. Oppure ai cataloghi delle biblioteche online.
  • Google libri, dove potete leggere anche degli estratti dei testi e farvi un’idea del loro contenuti
  • Cercare con Google Scholar: un sistema di ricerca di fonti davvero utile, con il quale è possibile consultare e anche scaricare articoli di esperti dell’argomento.  (NB: citate sempre la fonte, anche se si tratta di un frammento di articolo o avete rielaborato la frase!).
  • Amazon: ricercando per parole-chiave non si sa mai che testo potrebbe spuntare.

QUATTRO. Keep calm. Leggendo tutto quel materiale, la vostra idea assumerà stabilità oppure verrà riformulata sulla base delle nuove evidenze. Se avete ancora un po’ di nebbia nel cervello, vi consigliamo di costruire una mappa concettuale, uno schemino, una bozza di indice per individuare il percorso adatto per la tesi.

Non incaponitevi sull’idea di partenza se è evidente che non abbia un senso logico!

CINQUE. Quando tutto sarà chiaro nella vostra testa, procedete illustrando la vostra ipotesi interpretativa. Solitamente includendola nell’introduzione. Dovrete poi portare le prove teoriche e ancora meglio empiriche di quanto state affermando. Non limitatevi a citare le teorie altrui, se possibile cercate di interpretarle e applicarle a un caso pratico, un esempio che confermi quanto state dicendo.

SEI. Per la conclusione dovrete esporre coerentemente le prove che avete raccolto, confermando la tesi, oppure riformulare il vostro pensiero in caso sia stato confutato.

Se avete bisogno di altri suggerimenti per scrivere la tesi, consultate la nostra sezione dedicata!

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