Abbiamo già fatto diversi ripassi di grammatica e punteggiatura nel nostro blog, proponendo suggerimenti e qualche esempio. Oggi vogliamo però concentrarci sui mostri sacri, gli errori di punteggiatura più comuni da evitare nella tesi di laurea.
Con il diffondersi di blog e siti web, sono nati nuovi stili di scrittura, che prediligono frasi brevi e concise, adatte a rendere la lettura più scorrevole e meno impegnativa. Ormai siamo tutti abituati a vederli e a utilizzarli anche nel quotidiano.
Tuttavia, non è questa la strada per la vostra tesi di laurea: dovete essere in grado di comporre frasi provviste di subordinate, possibilmente senza far perdere il lettore nei meandri dei vostri pensieri.
Per un corretto uso della beneamata punteggiatura, vi rimandiamo a questi articoli:
- https://www.atuttatesi.it/laurea/guide-tesi/errori-grammaticali-da-evitare-assolutamente-nella-tesi/
- https://www.atuttatesi.it/laurea/guide-tesi/ripasso-grammatica-punteggiatura-ortografia-lezione-toto/
E, per non farci mancare nulla, vi segnaliamo anche questo articolo by la sempre-sia-lodata Accademia della Crusca: https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/la-punteggiatura/143
Ma ora veniamo a noi. Oltre alle H assassine, alle virgole sparse a caso, agli accenti e apostrofi con crisi identitarie, ci sono altri errori comunissimi che dobbiamo scovare – ed evitare.
UNO) Non si mette il punto alla fine dei titoli!
Peccato mortale della punteggiatura, soprattutto se piazzato sul frontespizio. Più in generale, vale anche per tutti i titoli di capitoli, sottocapitoli e via dicendo. Il punto è concesso solo per separare il titolo da un eventuale sottotitolo.
Esempio:
Sì: Come si fa una tesi di laurea. Le materie umanistiche
No: Come si fa una tesi di laurea. Le materie umanistiche.
Sì: Come si fa una tesi di laurea
No: Come si fa una tesi di laurea.
DUE) Non si usa l’apostrofo al posto dell’accento
Chi mai lo farebbe?, direte voi. Invece è una piaga molto diffusa, e in bella mostra, proprio sui frontespizi delle tesi di laurea. Stiamo parlando delle lettere maiuscole accentate:
UNIVERSITÀ si scrive così, non così: UNIVERSITA’
Per un approfondimento, leggete questo breve articolo.
TRE) Evitate troppi punti di domanda e punti di sospensione
Evitate domande in generale: siete qui per dare risposte. La tattica alla Marzullo non risulta troppo vincente in questi casi, ma se proprio dovete osare ne basta uno.
Per quanto riguarda i punti di sospensione… Evitateli! Non dovete creare suspense, non è un racconto giallo.
OFF TOPIC: la D eufonica
Usciamo un momento dal regno della punteggiatura per parlare dell’abuso della d eufonica. Facciamoci aiutare questa volta dalla Treccani per spiegare la questione:
“Si definisce eufonica la d delle forme ed (per e) e ad (per a). La definizione è legata all’idea che questa d serva a creare “un bel suono”, evitando la sequenza di due vocali consecutive.
In realtà, l’effetto di cacofonia (ovvero ‘suono sgradevole’) si verifica soltanto quando c’è una sequenza di due vocali uguali. Per questo, nell’italiano contemporaneo – specie in quello scritto – è consigliabile ricorrere alle forme ed e ad solo quando la parola successiva comincia con la stessa vocale.”
Quindi:
- Ed ecco
- Ed Enrico
- Ad andare
- Ad avere
Fanno eccezione, perché ormai consolidate dall’uso, sequenze fisse come:
- tu / lui / lei ed io,
- ad esempio,
- ad eccezione,
- fino ad ora,
- dare ad intendere.