La scorsa settimana si è sentito moltissimo parlare di tesi di laurea copiate.
Gira la notizia che perfino un ministro tedesco l’ha copiata o che qualche sindaco italiano ha affermato di essere laureato quando invece non lo è. E allora i riflettori si concentrano su uno dei mestieri più antichi dello studente: l’arte della copia. Iniziamo già alle elementari a sviluppare questa arte. Qualcuno dice che per apprendere bisogna pure imitare qualcuno… l’ha detto pure Lorenz con le sue teorie sull’apprendimento!
Peccato che in questo caso specifico… soprattutto per la tesi di laurea… rischiamo di restare papere invece che dottori. “Battute a parte”, resta il fatto che questo argomento è sempre interessante e attuale.
La tentazione è lì dietro l’angolo. Aspetta solo un attimo di demotivazione per assalirci e farci venire la voglia di “dare una sbirciata” e un successivo “copia-incolla” a qualche tesi. Con internet questa vita è diventata semplicissima. Prima bisognava almeno fare qualche traversata in macchina fino alla biblioteca di un’altra università. Non stava bene copiare da un compagno di sede, meglio allontanarsi un po’! Ora invece… basta un click, un download e altri 2 faticosissimi clic: “Copia” e “Incolla”. E il diavoletto sulla nostra spalla se la ride mentre l’angioletto si butta a terra disperato! Ma la tesi è quasi pronta. Ci aggiungo qualche frase tanto per renderla un po’ più opera mia ma… poca fatica.
Insomma la tentazione c’è. Inutile negarlo. Cerchiamo sempre le soluzioni più rapide ed indolori. Ma quando verremo proclamati a fianco di qualche compagno che ha sudato per mesi sulla sua tesi… il groppo in gola verrà anche al più scaltro. Soprattutto se il nostro voto sarà pure più alto ma solo se non incapperemo nei fantastici moderni metodi di controllo che alcune università adottano quotidianamente. Altrimenti il rischio della figuraccia è altissimo! E quando ci presenteremo ad un’azienda… beh sicuramente non verrà spontaneo raccontare della nostra tesi.
Peccato!!! Peccato perchè la tesi di laurea è forse la prima e talvolta l’unica occasione di fare un lavoro davvero nostro. Potrebbe diventare il nostro “fiore all’occhiello”. Tanto vale sfruttare l’occasione no??? Anche se vuole un po’ di fatica, qualche notte in bianco e infinite tazze di caffè!
Lo dice pure la legge 633/1941:
“La tesi, di laurea, di specializzazione, di master, di diploma, è opera dell’ingegno ed in quanto tale viene tutelata dalla legge sul diritto d’autore”
La tesi rappresenta un atto dovuto verso l’Università ai fini del conseguimento del titolo universitario, e in quanto tale va trattata come un elemento d’archivio.
Inoltre essendo opera dell’ingegno, e quindi risorsa informativa, la tesi di laurea, di specializzazione, di master, di diploma viene tutelata dalla legge (disposizioni degli art. 1 e 2 della legge 633 del 1941 sul diritto d’autore).
Ma è lo studente, in quanto autore, ad avere l’ultima parola sul deposito della tesi di laurea in archivi, biblioteche, raccolte online, etc. È lo studente che decide cosa mettere a disposizione per la consultazione.
Nei prossimi giorni vi racconteremo cosa significa diventare autore di una tesi di laurea, quali diritti si acquisiscono e cosa si può fare con la propria tesi (oltre a conseguire il titolo di studio). Ma il succo del discorso sarà sempre: “Non copiare la tua tesi di laurea!”