Chi è l’autore della tesi di laurea? TU! Non c’è scusa che tenga. C’è un eremita sulla strada della tesi di laurea e sei proprio tu. Se hai fortuna, avrai il tuo relatore che ti tiene d’occhio da lontano con tanto di binocolo. Ma solo se avrai fortuna, altrimenti… strada in salita, solitaria e impervia.
Ma ci sono anche ottime notizie! Essere autore di una tesi di laurea ti dà diritto a godere di tutte quelle forme di tutela previste dalla normativa per il diritto d’autore. Per avere questi diritti però la tua opera deve essere connotata da originalità e novità. Niente copia-incolla per capirci!
Sei tu, in quanto autore, ad avere la piena titolarità dei diritti d’autore sulla tua opera (e i pieni doveri ad essa connessi). Non il relatore o altri che hai consultato per la stesura della tua tesi di laurea.
Ecco perchè molto probabilmente, se depositi la tua tesi in università, ti verrà chiesto di firmare una liberatoria per la consultazione.
Se la tua tesi è frutto di un lavoro che ha coinvolto altre persone o enti, ricordati sempre di citare le fonti consultate (e di chiedere la loro autorizzazione in forma scritta) e di non ledere i diritti di altre persone e/o enti. Presta particolare attenzione a questa parte. Una violazione potrebbe costarti cara.
Anticipata la parte “antipatica” eccoti ora i tuoi diritti verso l’opera del tuo ingegno:
A- DIRITTI ECONOMICO-PATRIMONIALI (che possono essere ceduti, cosa che può avvenire in parte o in esclusiva, gratuitamente o dietro compenso e deve essere scritta):
- diritto di pubblicazione
- diritto di traduzione
- diritto di comunicazione e divulgazione
- diritto di riproduzione
B- DIRITTI MORALI (non cedibili)
- diritto di paternità dell’opera
- diritto di integrità dell’opera
- diritto di ritirare l’opera dal commercio
Il tuo primo e lungimirante obiettivo deve rimanere quello di conservare più diritti possibili verso la tua opera (per poterla utilizzare senza troppi vincoli e a tuo piacimento). Se ti viene proposta la pubblicazione o se la richiedi tu, presta sempre particolare attenzione alle condizioni poste a contratto dal potenziale editore.
Detto questo, eccoti lì davanti al tuo bel diploma (se in università non ti fanno aspettare anni prima di consegnarti l’agognata pergamena), con la tua tesi di laurea sotto al braccio, gli occhi luccicanti dopo esserti ripreso dalla tua folle festa di laurea.
Tu e la tua tesi di laurea avete 3 strade di fronte a voi:
- VIA DEL RIPOSO (e dell’OBLIO). Per te lunghe e pigre dormite sul divano e per la tua tesi un bel “giro di polvere” stipata nella libreria della nonna. Da lì… non andrete lontano. Tu ti trascinerai al primo lavoro accessibile e lei (magari da qualche “amico di papà” che ti assume part-time perchè doveva un favore al tuo babbo), la tua sudatissima tesi, aspetterà di avere pagine ingiallite e combatterà contro la muffa. Forse i tuoi nipotini un giorno la troveranno e tra ammirazione e stupore esclameranno: “Ma il nonno si è laureato???”
- VIA DELL’AVVENTURA. Per te zaino pronto il giorno dopo la discussione della tesi e per la tua tesi una marea di complimenti e una fortunatissima proposta di pubblicazione da parte di qualche editore di nicchia o di qualche sito internet di settore (non avrai pensato a qualche grande casa editrice se la tua tesi riguarda le strategie di sopravvivenza della salamandra del Turkestan, vero???). Occhio agli squali che stanno sempre in agguato ma di sicuro non ti annoierai e sempre meglio che lasciare la tua tesi abbandonata nello scatolone sotto il tuo letto! 😉 Ti daremo qualche consiglio di “sopravvivenza da pubblicazione” nei prossimi giorni
- VIA DEL DURO LAVORO. Per te con la proclamazione è iniziata l’era dei curriculum porta a porta, degli infiniti colloqui di lavoro e delle nottate in laboratorio per concludere un nuovo progetto con il professore di turno. Per la tua tesi, dopo un’iniziale impolverimento, ecco che arriva una possibilità di inserire un piccolo stralcio in un articolo su una pregiatissima rivista scientifica. Eccola lì la dea bendata (e il frutto del tuo lavoro notturno). Ma mica semplice: inizia la battaglia per far comparire il tuo nome in fondo ad una lista di 30 professoroni illustri, trovare qualcuno che faccia una traduzione decente e decorosa delle 3 righe che prenderanno dal tuo preziosissimo tomo…. insomma inizia il bello (e tu che pensavi di aver diritto almeno a 3 giorni di riposo post-laurea!).
Parlane un po’ con la tua tesi di laurea, valutate il da farsi e decidete insieme quale strada scegliere. Buon cammino! E ai prossimi giorni per gli altri articoli su copyright, diritto d’autore, tesi di laurea e dintorni.