Leggi citazione bibliografia

Per i laureandi in Giurisprudenza scrivere la tesi significa anche citare una montagna di leggi, norme, decreti, sentenze e articoli. Ecco alcune indicazioni per inserire tutto correttamente in nota e compilare la bibliografia senza esitazioni.

Citare leggi e normative:

In nota:

  • Nome o abbreviazione del tipo di atto
  • Data (giorno, mese, anno)
  • virgola
  • Numero (preceduto da n.)
  • Epigrafe (cioè titolo dell’atto, tra “virgolette” oppure in corsivo)

Ecco alcune abbreviazioni:

  • Decreto legge = D.L.
  • Decreto legislativo = D. lgs.
  • Costituzione della Repubblica = Cost.
  • Legge = L.
  • Legge costituzionale = L. costituzionale
  • Decreto ministeriale = D.M.
  • Legge regionale = L.R.
  • Decreto del presidente della repubblica = D.P.R.
  • Decreto legislativo = D.Lgs.
  • Regio decreto = R.D.
  • Decreto legislativo presidenziale = D.L.P.
  • Regio decreto legge = R.D.L.
  • Regio decreto legislativo = R.D.Lgs.
  • Decreto legislativo luogotenenziale= D.L.L.
  • Deliberazione della giunta regionale = D.G.R.
  • Regolamento = Reg.
  • Decreto ministeriale = D.M.
  • Decreto presidenziale = D.P.

QUI potete trovare altre abbreviazioni giuridiche, ma ci sono tantissime altre enciclopedie giuridiche online se avete dubbi.

Esempi di citazioni di leggi:

Es. 1 – Prima nota nel capitolo:

  • Legge 29 giugno 1939, n. 1497 “Protezione delle bellezze naturali”

Per la nota successiva, potete scegliere una delle seguenti alternative:

  • L. 1497/1939
  • Legge 1497/1939
  • Legge n. 1497/1939

Es. 2 – Prima nota:

  • D.L. 22 gennaio 2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”

Nota successiva:

  • D.L. 42/04

In Bibliografia: indicare tutto per esteso:

  • Legge 29 giugno 1939, n. 1497 “Protezione delle bellezze naturali”

Citare sentenze:

  • Autorità giudicante (anche abbreviata)
  • Città (per gli organi con più di una sede: Tribunale, Corte d’Appello…)
  • Sezione (se esistente)
  • Giorno, mese e anno della decisione
  • Virgola
  • Numero (se esistente) della decisione
  • Virgola
  • Titolo del periodico, anche abbreviato, nel quale la decisione è pubblicata
  • Virgola
  • Anno di pubblicazione della decisione nel periodico
  • Virgola
  • Eventuale suddivisione in sezioni ecc.. (come nell’Es. 1,seguito dalla virgola)
  • Pagine nelle quali è pubblicata ( ss. = e pagine seguenti)
  • Menzione della nota di commento (se presente)

Esempi:

Es. 1 – Prima citazione nel capitolo:

  • Cass. 13 ottobre 1970, n. 1965, in Giur. it., 1971, I212 ss.

Citazione successiva:

  • Cass. 13 ottobre 1970, n. 1965, cit., 212 ss.

Es. 2 – per organi con più sedi, inserire la virgola dopo la città:

  • Trib. Milano, 28 febbraio 1985, in Rep. Foro it., 1984, voce Contratti, n. 22

In Bibliografia: vi consigliamo di concordare con il relatore le modalità di citazione nella Bibliografia finale. Altrimenti, potete:

  • Elencare le sentenze in ordine cronologico inverso (partendo dalla più recente). Se due o più sentenze hanno la stessa data, va citata per prima la pronuncia dell’organo giudicante più elevato. Se ce ne fosse più di una dello stesso organo (e con la stessa data) si dovrebbe seguire l’ordine alfabetico tra i nomi degli imputati, oppure delle parti.

oppure

  • Elencare le sentenze/decisioni, raggruppandole per organo giudicante ed elencate in ordine cronologico inverso.

Potete trovare altre informazioni sulle citazioni e sulla bibliografia nella sezione Guide tesi di laurea. Sapete quali sono i tre metodi più usati? Leggete qui!

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