Cos’è l’indice?
Dal latino index, ovvero indicare, l’indice si definisce come:
“l’elenco dei titoli che distinguono le varie parti in cui un’opera è suddivisa o dei titoli dei brani […] talora soltanto della numerazione progressiva dei capitoli, disposti nell’ordine di successione con indicata a lato la pagina in cui si trovano; può essere posto prima o dopo il testo […]” (definizione tratta da Treccani.it).
Quando si parla dell’indice della tesi ci riferiamo quindi all’elenco dei capitoli e dei sotto capitoli di cui essa si compone.
Indice: un ponte tra autore e lettore. Principali funzioni
L’indice della tesi è un elemento importantissimo poiché fa da ponte tra l’autore e il lettore. Grazie alla sua struttura schematica e al riferimento di pagina, si offre come strumento indispensabile per la navigazione dei contenuti.
Esso ha una duplice funzione. È utilizzato inizialmente durante la fase di progettazione: ti aiuta in modo molto efficace ad organizzare gli argomenti e a capire come predisporre il filo del discorso. In secondo luogo, a stesura terminata, esso viene in aiuto al lettore: sarà infatti più facile per lui capire quale argomento hai trattato e in che modo l’hai analizzato.
Ma andiamo ad approfondire questa sua doppia natura.
1. Indice come piano di lavoro: struttura e contenuti in un solo colpo d’occhio
Sfatiamo subito un mito: l’indice non è dato una volta per tutte! Non è un monolite fisso e sempre identico a sé stesso ma dobbiamo pensarlo più come un itinerario di viaggio che verrà più volte rivisto e modificato in base alle tue esigenze di percorso!
Come muoverci per costruire l’indice?
- Strutturalo provvisoriamente in modo molto articolato. La tua prima stesura deve essere la più dettagliata possibile: fai seguire a ciascun titolo un riassunto breve ma efficace. Questo ti servirà, all’inizio del lavoro, a ottimizzare il tempo e avrai sotto gli occhi in modo immediato sia la struttura che i contenuti.
- Utilizza parole chiave. Identificare con precisione i concetti attraverso una parola chiave semplifica di molto la tua visione d’insieme. Una volta individuate le parole chiave, mettile in relazione tra loro e inseriscile nell’indice sotto forma di elenco puntato. Il tema principale coinciderà con il capitolo, che articolerai in paragrafi e sotto paragrafi. Non aver paura di esagerare con i dettagli: se ti può aiutare per schiarirti le idee ben venga! Ricorda che puoi sempre eliminare il superfluo in un secondo momento… melius est abundare quam deficere! 😀
- Programma i contenuti nel tempo. Grazie a questa impostazione visiva, riuscirai immediatamente a capire a quale argomento dovrai dedicare più tempo e quale invece sarà di più rapida elaborazione.
Ricordati sempre che puoi aggiornare, inserire o modificare le informazioni in qualsiasi momento fino alla fine. La versione definitiva sarà il frutto di un lavoro di correzione costante.
2. Indice come itinerario di viaggio: accompagna il lettore dalla premessa alle conclusioni
Come una bussola per il marinaio, l’indice segna i punti cardinali del tuo elaborato. Accompagna infatti il lettore là dove vuole andare, lasciandolo libero di navigare come meglio crede e gli permette di approcciarsi facilmente all’argomento da te trattato.
- Libertà di consultazione. Il lettore deve sentirsi a suo agio durante la lettura e questo può farlo solo se gli si forniscono gli strumenti necessari. Un buon indice deve possedere chiarezza e semplicità, in modo da essere immediatamente utilizzabile.
- Faciltà di approccio. Per conferire serietà scientifica al tuo lavoro, il lettore deve avere a disposizione un indice strutturato con rigore. Questo gli permetterà di approcciarsi facilmente anche all’argomento più difficile.
Se sei in carenza di idee per la tua tesi, leggi Idee e spunti per la tua tesi di laurea!
Se sei già a buon punto e hai bisogno di consigli più tecnici, consulta le nostre guide alla stesura della tesi di laurea
In bocca al lupo! 😀