Se hai bisogno di un aiuto pratico per scrivere l’indice della tua tesi, sei nel posto giusto! 😀
L’indice è la struttura portante della tua tesi. Per capire la sua importanza e comprendere meglio il ruolo che svolge come ponte tra te (l’autore) e il lettore, dai un’occhiata qui. Una volta inquadrate le sue funzioni, ecco alcuni consigli stilistici da sapere.
Dove si colloca?
A differenza di quanto accade per i libri, il cui indice può essere liberamente inserito all’inizio o alla fine, per la tesi di laurea vige una regola ben precisa. Sempre all’inizio della tua trattazione. In particolare, gli elementi e il loro ordine di apparizione sono i seguenti:
- Frontespizio
- Dedica (eventuale)
- Indice
- Prefazione (eventuale)
- Introduzione
In questo modo il lettore lo troverà facilmente e potrà fin da subito decidere quali argomenti consultare e dove trovarli.
Quale forma deve avere?
Per rispondere ai requisiti di chiarezza e immediatezza, l’indice deve presentarsi sotto una forma ben precisa. Quella dell’elenco puntato. Crea quindi una struttura gerarchica, all’interno della quale inserirai i titoli dei capitoli, dei sotto capitoli ed eventualmente dei paragrafi. Per farlo, utilizza gli elenchi puntati a più livelli.
Esempio:
- Definizione di Indice pag.1
- Funzioni pag.3
- Funzione di scheletro della tesi – per l’autore pag.4
- Funzione di guida ai contenuti – per il lettore pag.5
- Come inserirlo nella tesi pag.6
- Dove si colloca pag.7
- Esempio pag.8
- Quale forma deve avere pag.9
- Esempio pag.10
- Dove si colloca pag.7

La disposizione grafica ottimale
Importantissimo nella creazione dell’indice è la scelta della disposizione grafica. Essa deve assolutamente rispettare la struttura gerarchica degli argomenti trattati. In particolare l’indice deve essere:
- Ben strutturato – rispetta i collegamenti logici
- Pulito – non inserire formattazioni inutili
- Leggibile – spazia le righe tra loro
- Omogeneo – identifica ogni livello con un carattere preciso
- Simmetrico – riporta per tutti sempre la stessa suddivisione
Differenza tra indice e sommario
Spesso indice e sommario vengono confusi tra loro. Esistono sicuramente delle analogie e proprio per questo è bene stabilire un confine tra questi due elementi per poterli utilizzare nel modo corretto.
(Abbiamo dedicato un articolo di approfondimento a questo argomento. Dai un’occhiata a Qual’è la differenza tra Indice e Sommario?)
- Indice. Riporta in modo oggettivo la struttura della tesi. Ci dice, per ogni argomento, dove trovarlo (cioè il numero di pagina) e qual è la sua posizione all’interno della gerarchia (se è un capitolo, un sotto capitolo o un paragrafo). Niente di più.
- Sommario. È un breve riassunto che ci dà maggiori informazioni sulle varie voci elencate, senza però entrare nel merito della lettura vera e propria. Ci dice, in poche parole, di cosa tratta quel capitolo, sotto capitolo o paragrafo.
Tira un sospiro di sollievo: nella tesi di laurea la presenza del sommario è superflua!
Bene! Con questi consigli di stile il tuo indice sarà sicuramente perfetto! Hai bisogno di un consiglio ancora più pratico? Leggi “Come scrivere un indice automatico con Word“.
Per tutto il resto, come sempre, dai un’occhiata alla nostra sezione Guide!
Buon lavoro! 😀