Fonti tesi di laurea. 3 consigli pratici per gestire le informazioni

Hai da poco abbandonato la frase classica dello studente universitario – “Domani ho l’esame!” – e sei entrato ufficialmente nel fantastico mondo della tesi di laurea.

Tra qualche anno avrai sicuramente nostalgia di questi anni… ma adesso non riesci a pensare ad altro che al tuo voto di laurea.

Non perdere tempo e mettiti subito al lavoro! Parola chiave di oggi: Fonti tesi di laurea! 😀

Niente panico: le Fonti possono essere tue amiche!

Quando da piccolo ti dicevano: “Leggi che ti fa bene!” e ti consigliavano una lista infinita per le vacanze di Natale… non vedevi l’ora di crescere per poterti ribellare!

Adesso che sei cresciuto e potresti scegliere liberamente cosa leggere… ti ritrovi (controvoglia!) a consultare mattoni in lingua straniera che il tuo tirannico relatore non fa altro che consigliarti per incrementare la bibliografia!

Senza che tu te ne accorga, la storia si ripete! Ma adesso hai anche un’altra esigenza: come gestire correttamente tutte queste informazioni per non impazzire? 😐

Ecco 3 consigli pratici per te! 😉

Fonti tesi di laurea. Annota tutto quello che consulti

1. Trasformati nell’uomo-taccuino: annota tutto quello che consulti!

Se decidi di ignorare i consigli di chi ci è già passato… sappi che te ne pentirai!

Per non ritrovarti con le citazioni inserite nella tesi senza avere la più pallida idea di quale sia la loro provenienza… ti accorgerai che appuntarti ogni volta il titolo del libro da cui le prendi non è poi un’idea così assurda!

2. Fatti furbo: usa i riferimenti bibliografici di ogni tua fonte!

Come un piccolo Sherlock Holmes (o, se ti senti più a tuo agio, come un mini Detective Conan!) sfoglia il volume che hai tra le mani fino alla bibliografia. Qui sicuramente troverai degli spunti utili con un tempo di ricerca pari a zero!

In questo modo aumenterai esponenzialmente le tue fonti e avrai una vasta scelta di materiale da consultare!

3. Ricorda qual è il tuo obiettivo: non perderti per strada!

Se hai ottenuto fonti utili seguendo il consiglio n.2, non sprecare il tempo guadagnato nel modo più banale.

Tieni a freno la tua curiosità e non cedere alla tentazione di leggere per intero le tue fonti! Ora è il momento di estrapolare solo quello che ti interessa!

Fonti tesi di laurea: perché citarle nel tuo elaborato?

Se anche tu te lo stai chiedendo… ecco la risposta che cercavi! Per un sacco di motivi:

  • Dare credito a quello che scrivi
  • Fornire al lettore la possibilità di approfondire l’argomento, andando a leggere il testo originale da cui hai preso le tue informazioni
  • Poter mettere a confronto idee e opinioni di diversi autori arricchendo così la tua tesi
  • Documentare l’entità e la natura delle tue ricerche
  • Rafforzare le argomentazioni esposte nella tue tesi

Ma soprattutto… non commettere plagio!

Fonti tesi di laurea. 3 consigli pratici per non impazzire
Fonti tesi di laurea. 3 consigli pratici per non impazzire

L’autore della tua tesi sei solo tu. Quindi non appropriarti di idee altrui facendole passare per tue: lascia sempre una traccia degli autori che ti hanno aiutato a formulare il tuo pensiero.

Leggi questo articolo per approfondire l’argomento e capire dove inizia e dove finisce il famoso metodo del “copia-incolla”: Copia-incolla nella tua tesi di laurea? Rischi e difetti

Complicazioni ne abbiamo? 😐

Per la serie “Se una cosa non è difficile, non ci piace!” può capitarti – e visto che sei particolarmente fortunato, stai sicuro che ti capiterà SOLO questa opzione! – di dover citare delle fonti tesi secondarie. Cosa vuol dire? Non preoccuparti: per capire di cosa si tratta dai un’occhiata al nostro articolo:

Infine, per non fare pasticci nell’inserire correttamente le fonti all’interno della bibliografia, leggi qui:

Buona giornata! E che le fonti tesi di laurea siano con te! 🙂

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