Come si calcola il voto di laurea? Una ricetta da chef

La ricetta del voto di partenza per la tesi di laurea è un lavoro da cuochi di Hell’s Kitchen. Bisognerebbe chiederlo a Carlo Cracco. Lui saprebbe spiegarlo alla grande. Noi ci proviamo 🙂

Ingredienti della ricetta:

  1. Un bel foglio bianco
  2. Calcolatrice a portata di mano… a meno che tu sia l’ “Euclide del 2016”
  3. Libretto universitario o statino sul tavolo
  4. Tempo q.b.
  5. Poco ascolto alle leggende metropolitane, piuttosto chiedi in segreteria
  6. Sapere se il tuo corso di laurea appartiene al vecchio o nuovo ordinamento.

Preparazione degli ingredienti di base: 

Avere una media al TOP. Rifiutare qualche voto basso durante gli anni è buona usanza per tenere alto l’onore del vostro libretto.

Gli esami sono espressi in trentesimi, quindi dovrai trasformarli in centodecimi poichè il voto di laurea si esprime in 110.

Solitamente gli esami in cui hai ottenuto la lode (30 e lode quindi… va venire un sorriso solo a pensarci) vengono comunque conteggiati come 30. In alcune università però vengono assegnati punti anche per quella quindi invece di 30 potrebbe avere un valore più alto. Ma per sicurezza non considerarla.

In alcune università per avere la lode, una delle cose che i membri di commissione guardano è proprio la presenza di esami con lode e le materie in cui è stata ottenuta la lode. Più sono pertinenti alla figura professionale scelta più il vostro appeal cresce.

Per il nuovo ordinamento la media va calcolata in base ai CFU di ogni esame quindi è una media ponderata, per il vecchio ordinamento invece è una media matematica tra i voti.

La prova si considera superata con un voto minimo di 66/110 (ma non lo auguriamo a nessun laureando).

Per la lode… dipende dal corso di laurea, dalla facoltà, dall’università, dall’umore, dalla simpatia, dalla pioggia il giorno della laurea, … insomma “DIPENDE da che punto guardi il mondo tutto dipende…”

La media è solo la base di partenza per il voto di laurea.

Vanno sommati al risultato i punti per la prova finale che vengono attribuiti dalla commissione di laurea e dipendono generalmente da:

Ma ricordati che i punti assegnati hanno un tetto massimo quindi se parti da un punteggio basso… non puoi pretendere di arrivare alla lode. Di solito si va da un minimo di 3 punti ad un massimo di 9 in alcuni sedi universitarie (ma solitamente il massimo si aggira intorno a 6/7 punti).

Procedimento per il vecchio ordinamento: 

  1. Sommare tutti i voti e dividere la somma ottenuta per il numero degli esami (escludendo quindi le idoneità che non hanno voto in trentesimi).
  2. Moltiplicare per 110
  3. Dividere per 30

Procedimento per il nuovo ordinamento: 

  1. Moltiplicare il voto di ogni esame per i CFU dell’esame corrispondente
  2. Sommare i risultati
  3. Dividere il risultato ottenuto per il totale dei crediti conseguiti attraverso gli esami che danno diritto ad un voto in trentesimo
  4. Moltiplicare per 110
  5. Dividere per 30

Ecco il complesso algoritmo che vi dirà di che voto di laurea perire 🙂

Media ponderata= (voto esame1 x crediti esame1) +  (voto esame2 x crediti esame2) / numero crediti complessivo

Media di laurea = ( media ponderata x 110) / 30 

Ultimo passaggio da fare: l’arrotondamento ossia se il risultato è 102,557821 se la parte dopo la virgola comincia per 5 6 7 8 o 9, allora si arrotonda all’intero superiore (per eccesso), altrimenti si tronca (quindi si approssima per difetto). Quindi il nostro 102,557821 diventa 103.

Per ogni dubbio… chiedi presso la segreteria della tua facoltà. Avere un’idea chiara su questo tema è decisamente un ottimo ansiolitico per il periodo da tesi.

Buoni conti a tutti! E speriamo che il conto che preparerete possa essere di vostro gradimento! 🙂 Che chi parte bene… finisce meglio!

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